Una giornata surreale quella odierna del ‘Picco’, gremito da quai 9 mila spettatori, tra gol falliti clamorosamente da uno Spezia che ha dominato la Samp e decisioni arbitrali incredibili e incomprensibili dell’accoppiata Di Bello – Serra, arbitro e Var dell’incontro.
Un rigore plateale per fallo di mano, braccio altissimo di Borini, derubricato a giocata inaspettata, un gol inizialmente convalidato dal vicinissimo direttore di gara che il Var richiama per “chiaro ed evidente errore”, punendo un tocco dell’attaccante di cui dalle immagini è impossibile valutare forza ed impatto.
Il derby è tutto qua e la rabbia dei tifosi e della società non si esaurirà tanto facilmente, considerato che, con i risultati odierni, una vittoria avrebbe rappresentato un significativo passo in avanti nella lotta salvezza.
D’Angelo schiera la formazione prevista, con il solito 3-4-2-1, Pirlo risponde con un 3-5-2 con poco movimento e pochi sbocchi offensivi.
Al posto dello squalificato Falcinelli c’è Pio Esposito, dietro di lui, in continuo movimento e alternanza Verde e Kouda, con Elia che agisce sulla fascia destra e Cassata dalla parte opposta.
Nella Samp davanti Alvarez e Borini la vedono poco, mentre il centrocampo fatica a reggere il pressing continuo degli aquilotti.
La Curva Ferrovia si presenta con una bella coreografia dedicata al Gruppo Fedelissimi, mentre in Curva ospiti ci sono poco più che 600 tifosi, visto il rifiuto a tesserarsi del cuore caldo della tifoseria.
La temperatura è ideale perché le due squadre possano dare tutto e sono proprio i bianchi a mostrare sin da subito voglia e determinazione maggiori.
Le occasioni per lo Spezia arrivano nella seconda parte del primo tempo, con Kouda che prima fallisce l’impatto con la palla da due passi su cross di Elia, poi costringe il portiere a un intervento difficile con una conclusione dal limite.
Ci provano anche Verde e un Pio Esposito che si batte con grande ardore.
Arriviamo così all’episodio del rigore negato che vede protagonista un Borini che, una volta commesso il fallo, reagisce quasi come rassegnato a vedersi concedere un il rigore contro.
Invece dal VAR arriva l’inspiegabile decisione di lasciar correre, senza chiedere conferma a Di Bello nella review.
D’Angelo protesta, Di Bello spiega, ma saranno spiegazioni che non reggono.
Si va così al riposo in parità , con tanta rabbia, quella che la squadra mette in campo al ritorno dagli spogliatoi, ricominciando a premere da dove aveva finito nel primo tempo.
Elia macina gioco e fa spiovere cross, Kouda si mangia un altro gol clamoroso, Di Bello continua a non convincere lesinando cartellini sacrosanti.
Verde ci prova da fuori, con i cross, con le giocate, ma la Samp, chiusa a riccio resiste.
D’Angelo manda in campo forze fresche, ma il primo cambio è forzato perché Cassata sente tirare il muscolo dopo uno scatto e deve lasciare il posto a Vignali.
Poi Bandinelli e Di Serio prendono il posto di Nagy e Kouda.
Altri cross, altri gol falliti…
Anche Pirlo fa i suoi cambi, ogni tanto i suoi mettono la testa fuori dal guscio, ma il massimo che ottengono sono tre angoli e un paio di conclusioni a lato, con Zoet inoperoso.
Jagiello e Moro per Verde e Pio Esposito sono gli ultimi cambi e da li a poco arriva il gol di Di Serio che va a pressare Ghilardi costringendolo a perdere la palla, per poi involarsi verso la porta e battere il portiere.
Di Bello convalida ed è anche vicino all’azione, quindi in questi casi è raro che si richiami alla review, invece Serra e Nasca combinano la seconda frittata di giornata, richiamando l’arbitro al monitor con l’immagine dell’attaccante spezzino che tocca con il braccio l’avversario.
Di Bello torna sui suoi passi e annulla, tra le proteste di un ‘Picco’ che si sarebbe aspettato di tutto meno che queste sviste incredibili da parte della squadra degli arbitri.
A questo punto il nervosismo la fa da padrone e ci sono ormai pochi minuti da giocare, finisce quindi senza reti un match che lascia tanto amaro in bocca in considerazione anche di ciò che ci si potrà aspettare dalle prossime gare.
Resta la prestazione, ottima sia dal punto di vista fisico che da quello tecnico, se basterà a evitare lo spettro dei play-out non lo sappiamo, ma chiedere uniformità di giudizio e rispetto in questo finale di campionato è doveroso e necessario..