Il PAGELLONE di Spezia-Sampdoria – Hristov ed Elia su tutti, a Kouda manca solo il gol, disastro arbitrale

Zoet non sporca i guanti, Hristov appare ogni volta fondamentale ma anche i suoi compagni di reparto oggi sono allineati. Kouda e Verde spine nel fianco tra le linee, ma senza via del gol. Elia scheggia impazzita con la palla al piede ma attentissimo e puntuale anche nei ripiegamenti. I cambi non incidono, mentre incidono pesantemente le decisioni di arbitro e Var.

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ZOET 6 – Gara iniziata, vissuta e consumata da spettatore.

MATEJU 6 – Questa volta non ha cali di tensione, non pasticcia, ruvido quanto occorre ed efficace più di altre volte nelle letture preventive.

HRISTOV 7 – Concentrazione sempre massimale, affidabilità pura, qualunque situazione complessa o potenzialmente pericolosa viene riciclata in palla guadagnata. Qualche sortita meno fortunata davanti ma ci va, ci prova e la palla pare sempre sapere dove sia posizionato. Muro bulgaro.

NIKOLAOU 6,5 – Un grande primo tempo, fatto anche di qualche buona sortita in avanti palla al piede, più propositivo e tecnicamente più pulito del solito. Nella ripresa si apre qualche spazio in più davanti a lui ma la Samp davanti è poca roba e solo con l’ingresso di Sebastiano Esposito è costretto ad alzare la misura della guardia.

ELIA 7 – Ritrova finalmente la sua fascia preferita, è moto perpetuo fino in fondo alla gara. Fuga da applausi alla mezzora con palla rifinita a pochi passi dalla porta sulla quale Kouda non arriva per un soffio. Non si contano i suoi uno contro uno, i palloni recapitati in area, peccato solo per la misura non perfetta di alcuni di essi. Anche in fase difensiva ha tempi spesso decisivi.

CASSATA 6 – La solita sciocca ammonizione incide forse in parte sulla consueta verve e generosità. D’Angelo lo dirotta esterno tutta fascia a sinistra, anche lui come Elia difetta in qualità nell’ultimo passaggio. Dopo l’ennesima botta di generosità deve lasciare il campo, si teme uno stiramento.

ESPOSITO S. 6,5 – Primo tempo di assoluto presidio della mediana nel quale ha tempi presso che perfetti nelle due fasi, spende tanto ma tiene botta anche in una ripresa meno brillante ma comunque ordinata anche quando l’errore in disimpegno potrebbe essere dietro l’angolo e sarebbe una sciagura con tutto lo Spezia riversato in avanti. Altro giocatore rispetto a quello dei mesi opachi.

NAGY 6 – Partita un po’ sotto tono per l’ex Pisa, senza idee di grandezza, limitata a un compitino comunque sempre prezioso.

VERDE 6 – Doveva in qualche modo trovare il modo di incidere in una gara come questa, contro una retroguardia avversaria assolutamente e ripetutamente attaccabile. Qualche buon servizio ai compagni, un lob mancino che fa la barba al palo, e nella ripresa due conclusioni sprecate dalla sua mattonella preferita, probabilmente sfiancato dall’ennesima gara nella quale macina tanti chilometri all’indietro.

KOUDA 6,5 – Croce e delizia. Ha sulla coscienza due palloni che non riesce a deviare a pochi passi dalla linea di porta, non crede abbastanza a una bella palla di Elia, al 41′ la sua azione a spaccare in due la difesa doriana è atleticamente esaltante ma Stankovic dice di no alla sua conclusione dal limite. Spina nel fianco tra le linee, anche una bella girata di testa alta di poco sotto la Ferrovia, che dire.. peccato. Certamente è l’uomo più pericoloso tra i bianchi.

ESPOSITO P. 6 – Sufficienza stiracchiata per un impegno profuso senza mai risparmiarsi e diverse buone giocate utili per l’attacco. Incidere però è un’altra cosa e suo malgrado, pur con tutte le attenuanti del caso, è uno dei volti negativi di questa squadra in termini realizzativi. I marcatori di giornata oggi erano un classe 2006 e un classe 2003: poteva e doveva essere la giornata giusta per trovare un golletto che manca anche a lui da troppo tempo.

VIGNALI 6 – Rileva Cassata sulla corsia mancina, subito una bella palla recapitata nel mezzo, fa legna, ma su quella fascia ci saremmo aspettati un po’ di Reca, un po’ di profondità che Luca non ha.

BANDINELLI 5,5 – Entra fresco, la Samp fa giocare, e lui fatica a pungere, a trovare spazi e uno contro uno, a recapitare qualche palla dentro. Di trovare una conclusione neanche se ne parla..

DI SERIO 6 – Rientro importante il suo, in una squadra con le polveri costantemente bagnate. Troverebbe anche il gol, un gol tutt’altro che banale che dimostra tutta la sua freddezza, il Var vanifica la gioia di tutti. Preservatelo dentro una campana di vetro in queste ultime settimane.

JAGIELLO S.V. – Anche per lui vale il discorso fatto per Bandinelli..

MORO S.V. – Pochi minuti, ma il consueto impalpabile approccio.

ALL. D’ANGELO 6,5 – Gara preparata con consueto metodo, tatticamente coraggiosa. Cassata ed Elia i due propulsori sugli esterni, 3-4-3 che fa a fette Pirlo ma il gol è una chimera nonostante una produzione offensiva extra large. Film già visti. Questa volta, quantomeno, è stata evitata la beffa finale, roba che non dà sollievo.
Spezia padrone del campo in lungo e in largo, mille palloni recapitati in area, mille rimbalzi, troppe palle ciccate, troppi errori di misura, tanta amarezza nello scoprirsi ogni volta senza briciole di cinismo.
Peccato forse non aver immesso propulsione nell’ultimo quarto d’ora/venti minuti sulla corsia mancina, con un Reca disponibile, che si scalda a lungo, e un Vignali che da quella parte non può dare spinta dopo l’uscita di Cassata. Dettagli.
Testa bassa a fine gara, quattro chiacchiere decise con un direttore di gara apparso estremamente insufficiente (non è l’unico responsabile per la mancata assegnazione del calcio di rigore), la sua squadra è viva ma questo al momento pare non bastare: una squadra senza gol è una squadra a metà. Altri due punti che mancano all’appello, nonostante ogni punto in questa categoria possa rivelarsi alla fine in qualche modo guadagnato. Non per le aquile in questa situazione, non in ottica salvezza diretta, non dentro certe partite senza storia nella quale manchi ancora una volta la posta in palio piena.

Arbitro DI BELLO 4 – Intendiamoci, le colpe non sono affatto tutte sue, anche se qualche errore di valutazione e qualche cartellino giallo non sventolato sono evidenti. Il Var non lo chiama a giudicare il mani di Borini e li sbagliano Serra e Nasca, gli stessi che invece lo chiamano al Var per fargli annullare la rete di Di Serio. Questo è il suo errore più grande, perché nonostante sia vicino all’azione e ne abbia vista bene la dinamica, cambia idea e segue il richiamo del Var considerando falloso il tocco dell’attaccante. A fine gara lui e il Var spiegano le loro ragioni allo Spezia, ma le spiegazioni a senso unico, non convincono affatto.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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