L’Editoriale – Date l’esempio, togliete quelle barriere, liberiamo il calcio!

|

|

[ot-caption title=”La sproporzionata rete di recinzione della Curva Ferrovia” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/08/Curva-Ferrovia.jpg”]

Sono tempi difficili per il calcio italiano, alle prese con una crisi che riflette quella dell’intero paese, tra diatribe di potere in FIGC e l’omicidio di Ciro Esposito a Roma.

La Federazione prova a risollevarsi ripartendo da Tavecchio e la sua combriccola, nella speranza di trovare il modo di uscire dal tunnel, mentre il Governo Alfano vara un decreto anti-violenza negli Stadi, inasprendo i provvedimenti contro i tifosi.

Gli esempi da seguire arrivano da Germania ed Inghilterra, ma anche dalla Spagna, protagonista degli ultimi anni, Stadi quasi sempre pieni, correttezza, tifo e nessuna barriera tra gli spalti ed il terreno di gioco.

Al di là dell’aspetto calcistico, è giusto soffermarsi su ciò che si vede all’esterno, su come viene vissuto il fenomeno calcio al di fuori del rettangolo di gioco.

E’ qui che nel nostro paese si vorrebbe fare tanto, ma si finisce per non riuscire, quasi mai, a fare nulla di veramente concreto ed azzeccato.

La tessera del tifoso si è rivelata un autentico flop, il tifoso appassionato che segue la squadra ovunque l’ha dovuta, suo malgrado, accettare, ma non tutti si sono piegati e lo Stadio ha perso tifosi.

Le lunghe code per acquistare un tagliando, in certi casi hanno scoraggiato le tifoserie, ma in sostanza è ciò che chi si riunisce nella stanza dei bottoni del famigerato Osservatorio per le Manifestazioni Sportive, ha pensato da sempre, aumentare la burocrazia, per diminuire i tifosi che si spostano.

Ma anche ammesso che il problema relativo alle trasferte, sia quello da debellare con la repressione, è proprio il modo di affrontare il problema che non va, gli ultimi provvedimenti lo confermano.

Facile pensare che, giocando sempre senza tifosi, l’Osservatorio avrebbe risolto il problema alla radice, per alcuni dei burocrati seduti a quel tavolo, sarebbe l’ideale, anche per il Ministro Alfano mi par di capire, ma sarebbe l’ora che qualcuno si rendesse conto che di questo passo il calcio è destinato a morire nel nostro paese.

Proviamo quindi a capire cosa fa si che in altri paesi gli Stadi siano sempre, o quasi, pieni: forse in Germania, o in Spagna o nel Regno Unito non ci sono delinquenti?

O magari i delinquenti li hanno fatti restare fuori, perché si sono create le condizioni all’interno per respingerli, azzerando la repressione, levando le barriere, i tornelli, le reti?

Che serva il contributo di tutti è innegabile, che servano Stadi diversi, moderni e adeguati, è un altro aspetto cruciale, ma bisogna provare ad invertire una tendenza pericolosa e per farlo occorre coraggio e soprattutto uniformità di comportamento.

La doverosa e necessaria premessa mi porta a parlare della nostra realtà, del nostro Alberto Picco, ormai per certi aspetti vetusto e datato, per altri il simbolo di una tifoseria, la sua anima.

Già l’anno passato cercai di portare in rilievo il problema delle barriere nel nostro Stadio, un vetro antiestetico, e anti-vista possiamo tranquillamente dire, ed una rete sproporzionata, ed assolutamente inutile, a dividere la Curva dal terreno di gioco.

La speranza era, e rimane, quella di poter anche da noi, vedere abbattute le divisioni, come ormai succede in tanti altri Stadi, invece apprendo con rammarico, ma anche qualche altro sentimento che tengo per me, che l’organo destinato a prendere decisioni in proposito, ha deciso che non ci saranno variazioni, che tutto deve restare così!

Mi chiedo, forse il vetro in gradinata serve come pretesto per elargire qualche altra multa ai tifosi che vi si avvicinano? Oppure si vuol far si che la gente si stufi di occupare i gradoni di una Curva che più che vedere la partita la intuisce?

Uniformità di comportamento e coraggio, visto che la tifoseria spezzina in questi anni, al di là delle vessazioni studiate ad arte per limitarla, come l’episodio dei Daspo a Cesena, ha sempre dimostrato correttezza e partecipazione.

Perché non rendere il Picco uno Stadio ancor più bello e un po’ più moderno, in attesa magari di completarlo ed ampliarlo?

Perché a Cesena, solo per citare uno Stadio senza barriere, i giocatori possono andare ad esultare abbracciando i loro tifosi ed al Picco questo si può solo sognare?

Ci spieghino i Signori che prendono le loro decisioni burocrate e spesso senza un senso logico, per quale motivo ritengono che al Picco non si possa fare un passo verso uno Stadio più vivibile ed un tifo più sano, quali gravi motivi di ordine pubblico o chissà che cosa impediscono di abbattere le barriere?

Le barriere dividono, oltre che svilire il calcio, gli esempi che ci arrivano dall’estero sono eloquenti in tal senso: diamo l’esempio in uno Stadio spesso citato anche a livello Nazionale per il suo calore, per il suo tifo.

Leviamo le reti, leviamo le barriere, o fateci capire perché a Spezia non si può fare, siamo curiosi di capire su quale tipo di specchio cercherete di arrampicarvi per spiegarcelo, solo a quel punto, magari ce ne faremo una ragione, ma continueremo a combattere, perché a voi manca quello che il tifoso ha, la passione!

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
Punteggio utente captcha non riuscito. Ci contatti per favore!

Ultimi articoli

News Italpress

Altri Articoli
Correlati

SpeziaCalcioNews TV – L’Editoriale

https://youtu.be/dG6YQu6-1f8

Abbonamenti 2023-24 – Prezzi popolari per un Picco che dovrà trascinare

Per una Serie B da protagonisti lo Spezia vara...

Spezia-Verona: 90 minuti decisivi

Solamente 90 minuti ci separano da un verdetto che...

Verso Roma РOggi pomeriggio al Picco ̬ possibile sottoscrivere la Eagle Card

Da ieri disponibili sul circuito Vivaticket, lo stesso che...
P