[ot-caption title=”Granoche e Giannetti a fine gara dai tifosi a Perugia – Foto Ezio Tassone” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/05/Granoche-dai-tifosi.jpg”]
Diciamo la verità, al di là del risultato mancato, ieri sera i bianchi hanno giocato una delle migliori gare in trasferta di tutto il campionato, quindi parlare di contestazioni, anche se il nostro modo tutto italico di vedere il calcio è strano, non ha ragion di essere.
Ma a voler essere pignoli ed a cercare quindi di sviscerare ciò che è accaduto a fine gara al “Curi“, si può in effetti parlar di mugugni ad alta voce, sostanzialmente però di quei mugugni che da tempo stanno colpendo un giocatore come Jaime Baez e da ieri Niccolò Giannetti.
Mugugni da frustrazione dovuti alla sterilità offensiva di una squadra che, se avesse avuto una continuità offensiva pari alla solidità difensiva, sarebbe a contendersi la A con le prime tre.
La cinquantina di tifosi aquilotti che non ha voluto mancare, ancora una volta, al fianco della squadra, hanno quindi sfogato questa frustrazione: normale che succeda verso un giocatore come l’uruguaiano, che ha fallito l’annata laddove aveva la possibilità di imporsi, mai sfruttata, e verso un giocatore come Giannetti sul quale, suo malgrado, si basavano le speranze di un finale in crescendo.
Chiamiamola pure contestazione, parola ormai usata, ed abusata a piacimento, ma si potrebbe anche chiamare rabbia di non poter essere ancora certi di potersi giocare qualcosa anche quest’anno, come è successo negli ultimi anni.
Quanto i due si meritino questa attenzioni, specie per il secondo, fa parte del gioco e dell’incoscienza che la passione spesso porta ad evidenziare, ma sempre di sentimenti si tratta.
Diverso, ben diverso pensare che la gara di ieri sera, da qualunque lato la si guardi, meriti qualsiasi tipo di contestazione…
