Focus – L’attacco spezzino: C’è veramente da preoccuparsi?

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[ot-caption title=”Edoardo Soleri, esordio a SalernoFoto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/09/Soleri.jpg”]

Tre gol segnati in sei gare, avvio che sia l’attacco ad essere il reparto più sotto esame di una squadra che, a Salerno, ha subito la terza sconfitta del campionato.
E’ ancora presto per trarre conclusioni sulle potenzialità della squadra e di conseguenza sull’attacco, ma proveremo in questo focus ad analizzare la situazione al momento attuale.

I tre gol segnati sino ad ora sono il frutto di uno schema su calcio piazzato risolto al meglio da Terzi, di un’altra azione su angolo sfruttata bene da Marilungo e di un’unica azione manovrata che, su sponda di testa di Granoche, ha portato al gol di Marilungo.
Letta così la situazione non sembrerebbe confortante, e per certi versi non la è, almeno se ci fermiamo a ciò che si è visto sino ad ora, non tanto nel gioco offensivo della squadra, quanto nell’efficacia realizzativa degli attaccanti.

Come già infatti successo nella sconfitta casalinga con il Carpi, anche a Salerno la squadra ha prodotto diverse situazioni favorevoli in area avversaria, nella gara di sabato infatti, le conclusioni a rete sono state ben 18, di cui però solo 2 dirette nello specchio della porta.
Con il Carpi i tiri totali erano stati 11 con 4 nello specchio della porta, giusto dire che in questo caso la differenza rispetto all’avversaria era stata nettamente a favore della squadra spezzina, mentre a Salerno la squadra di casa, con 4, ho tirato di più nello specchio, anche se meno verso la porta (13).
Sin qui i dati sulle conclusioni, ma anche il resto delle statistiche della gara di Salerno dimostra la supremazia dei bianchi rispetto agli uomini di Bollini, tanto da far gioco forza puntare il dito sugli attaccanti.

Nello specifico, andando sui sistemi di gioco, nelle sei gare sino ad ora disputate, la squadra ha utilizzato in prevalenza il 3-5-2, ma in realtà il sistema con il quale ha prodotto più occasioni da gol è il 4-3-1-2, al quale Gallo è ricorso per recuperare le gare con squadra in svantaggio o per provare a vincere.
Passando alle statistiche sull’utilizzo dei singoli troviamo Granoche con 470 minuti di utilizzo, seguito da Marilungo con 242, Forte con 221, Okereke con 201 e Soleri con 28.

Numeri che fanno subito capire quanto la sterilità del bomber aquilotto stia influendo sul rendimento della squadra.
L’anno scorso, da questo punto di vista, sappiamo tutti com’è andata, con l’uruguaiano ad andare in gol a partire dal mese di dicembre, ma in effetti dobbiamo tener conto che quest’anno ha svolto tutta la preparazione ed il precampionato con la squadra.
Resta il fatto che non dia ancora l’impressione di essere l’attaccante implacabile che conosciamo, entrato in maniera positiva sul gol vittoria con l’Entella, e per le diverse occasioni avute con il Carpi, apparso invece inconcludente a Salerno.

Opposto il discorso su Marilungo che, nonostante lo stato di forma non proprio ancora ottimale, ha già deciso due match ed è stato complessivamente il più pericoloso degli attaccanti, dopo essere stato definito al suo arrivo non certo un uomo gol.
Passando invece a Forte, il ragazzo scuola Inter sino ad ora ha mostrato buone qualità dal punto di vista della protezione della palla e della caparbietà con la palla tra i piedi, ma lo abbiamo più visto impegnato spalle alla porta che non vero protagonista in area di rigore.
Mancano le conclusioni a rete e l’affiatamento con i compagni, sia in coppia con Granoche che con Marilungo, anche se poco più di 200 minuti giocati sono molto pochi per giudicarlo.

Gallo per variare le caratteristiche dei giocatori offensivi ha poi utilizzato Okereke, apparso come al solito in grado di poter incidere, ma che da ancora l’impressione di aver tanto da lavorare dal punto di vista della maturità di gioco, fattore non trascurabile.
Infine a Salerno ha esordito Edoardo Soleri, subito vicino al gol con un colpo di testa e poi apparso reattivo e propositivo, anche se ancora totalmente da scoprire.

Sin qui numeri e considerazioni, al campo le risposte future, difficile dire però se la sterilità sarà una costante di questa squadra, considerando anche che serviranno comunque anche i gol di centrocampisti e difensori per aumentare il bottino finale.
Ma dipenderà molto dal livello di gioco offensivo che la squadra raggiungerà nel prossimo periodo.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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