Dopo la sconfitta dello Stadium per 2-0 contro la Juventus, il tecnico aquilotto Luca Gotti ha parlato e ha analizzato così la gara della sua squadra.
Quanto è soddisfatto di questa prestazione? Viste anche le sue richieste alla vigilia di vedere una squadra con personalità.
“Questa partita non mi soddisfa perché registro un passo in avanti per quanto riguarda personalità, coraggio e ordine nelle due fasi di gioco, ma non sono per niente contento. Ci siamo giocati una partita qui fino alla fine con il risultato in bilico e non siamo riusciti a portare a casa nemmeno un punto. E voglio che anche i miei giocatori non siano contenti di aver perso una partita che per larghi tratti ci siamo giocati alla pari. Dobbiamo ancora crescere come mentalità e diventare più forti. Non ci dobbiamo accontentare di aver giocato bene contro una grande squadra”.
Da bordocampo chiedeva spesso alla squadra di stare alta e aggressiva: questa sera ha visto uno Spezia più coraggioso in questo senso?
“Da questo punto di vista si, abbiamo mostrato una personalità migliore rispetto alla gara di “San Siro”. Ha fatto una grande differenza l’idea comune della nostra fase difensiva e delle linee di costruzione di gioco”.
Il mercato è ancora aperto: questa squadra ha ancora bisogno di innesti di qualità? Magari nella trequarti, visto che stasera arrivavate spesso lì, poi eravate in difficoltà?
“Si fino alla fine del primo tempo l’unica considerazione che potevo fare ai miei ragazzi era che, a fronte di una buona prestazione generale, non siamo stati concreti negli ultimi venti metri, dove ci vuole più furia, più cattiveria. Sul mercato posso dire che spero che la società ci aiuti e si aiuti”.
“Con questo sistema di gioco Gyasi è nel ruolo giusto e insieme a Nzola amano giocare insieme, anche se in questo inizio di stagione non ne hanno avuto la possibilità” – ha proseguito Gotti – “Se parliamo di 3-5-2, Gyasi deve stare là davanti: è chiaro che in queste prime partite, in attesa di completare la rosa, l’ho schierato in altri ruoli, ma da venerdì faremo le valutazioni finali di questa parte di mercato fino a gennaio”.
Questa sera è da sottolineare la prestazione di Kiwior. Lo scorso anno il polacco giocava a centrocampo: come ha maturato l’idea di schierarlo in difesa?
“Prima di arrivare allo Spezia ho guardato molte partite dello scorso anno e anche tutte quelle possibili dei giocatori con le loro Nazionali: qualche allenatore ha idee diverse e nel suo caso è stato proprio vedere le partite con la Nazionale che mi ha fatto partire dal primo giorno di ritiro con l’idea decisa di farlo giocare dietro. E’ molto giovane, estremamente riservato e silenzioso, ma ritengo che potrà avere un futuro di grande livello”.
“Il percorso per la riabilitazione di Verde non sappiamo quanto durerà e potrebbe anche essere particolarmente lungo” – ha concluso il tecnico bianco – “Ho cambiato qualcosa in ottica delle tre partite in una settimana e ho cercato di farlo con intelligenza soprattutto pensando ai minutaggi in campo”.