Il PAGELLONE di Spezia-Cittadella – Di Serio si conferma, Verde si eleva, Falcinelli è indispensabile

È l'attacco a decidere un match che si era messo in salita dopo il gol del Cittadella. Le magie di Verde, la concretezza a classe di Falcinelli e le doti da attaccante vero di Di Serio rigenerano una squadra che ora può credere fortemente nella salvezza diretta. A loro si aggiunge il grande lavoro di centrocampo e difesa, a parte la pecca del secondo gol, preso con troppa leggerezza.

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ZOET 6 – Subisce un gol a freddo, sul quale può poco. Attento sul suo palo al 42’, praticamente spettatore per il resto della gara. Non riesce a mettere una pezza al patatrac combinato da Muhl e Nikolaou in occasione del secondo gol ospite.

MATEJU 6 – Diligente, poca spinta, tanto fisico, qualche sbuffo con Muhl.
Per oggi può bastare.

MUHL 6 – Primo tempo senza grossi affanni, a parte un passaggio a vuoto pericoloso davanti a Zoet sul finire del tempo che poteva costare caro.
Ha il merito di trovare di testa il gol che poteva tranquillizzare fino in fondo il pomeriggio, ha il demerito però di sperperare quel patrimonio combinando la frittata che rimette in gioco il Cittadella.

NIKOLAOU 6 – Sufficienza tanto stiracchiata, pensando al pasticcio in combinata con Muhl sul quale gli ospiti riaprono incredibilmente una partita che non doveva avere più storia.
Si danna l’anima e non tira mai indietro la gamba anche se può – e deve – crescere in termini di affidabilità, letture e concentrazione.
Ne ha urgente bisogno tutto l’impianto di mister D’Angelo.

CASSATA 6 – Quanto manca allo Spezia una fascia mancina in grado di produrre una normale dose di profondità. Lui, li, cerca sempre di metterci una pezza, con tanto ardore. Gli va riconosciuto.

ESPOSITO S. 6 – Spazi intasati nel mezzo, lui e Nagy soffrono per lunghi tratti della prima frazione il pressing asfissiante del Cittadella, non riuscendo quasi mai a prendere in mano il pallino del gioco, oltre ai tesori delle seconde palle. Meno preciso rispetto alle ultime uscite, trova però la testa di Muhl per il gol del 3-1 e sfiora l’incrocio dei pali con un bel fendente dal limite dell’area.
Pasticcia, qua e là, dei facili disimpegni e incide poco, in termini di velocità della manovra, nel momento della doppia superiorità numerica.

NAGY 6,5 – Poco spazio al fioretto, spada accuratamente lucidata.
Cuce, rincorre, filtra, gesticola, sembra a tratti comandare e guidare i compagni a lui più vicini, dentro un piano tattico tutt’altro che agevole al cospetto della brillantezza del centrocampo veneto.
La sensazione è che mister D’Angelo non rinuncerà mai a lui.

JAGIELLO 6 – Qualche metro più arretrato rispetto alle prime uscite, lotta e cerca continuamente porzioni di campo giocabili nelle quali incidere, ma è tutto tremendamente intasato.
La manovra “sporca” non lo agevola. Esce all’ora di gioco.
Spetta al mister trovargli la collocazione in grado di metterlo il più possibile con la faccia rivolta agli ultimi 30 metri avversari.

DI SERIO 7,5 – La gamba che mancava, l’attacco alla profondità che non c’era, le alternative fisico-atletiche regalate a un reparto d’attacco per troppo tempo privo di potenza e velocità. Ma, soprattutto, i gol che mancavano.
Due presenze e due gol in due momenti assolutamente importanti per la storia di questa stagione, uno di rapina, l’altro – quello di oggi – da centravanti vero, dopo una pregevole girata di testa.
Ha una voglia matta e la si respira ogni volta che si mette in moto.
Acquisto preziosissimo.

VERDE 7,5 – Più ancora di Di Serio è lui il fattore in grado di scombinare con buona continuità la ragnatela in pressing del Cittadella, con un mix instancabile di palle messe in mezzo e di punizioni guadagnate e spedite in porta. Sulla prima ci arriva Kastrati, sulla seconda non potrebbe arrivarci nessuno: precisione e potenza vanno a braccetto per un gol di rara bellezza.
Anche a inizio ripresa rimedia calcioni dai quali nascono situazioni pericolose, compresa la punizione per il gol di Muhl. Giocatore rigenerato dalla cura D’Angelo e dalle coccole societarie. Tutta la qualità indispensabile per uscire vivi da questa lotta salvezza.

FALCINELLI 7 – Gli manca solo il gol, perché per il resto è compendio di tutto ciò che è mancato al reparto offensivo aquilotto per lunghi mesi. Inizio gara complicato anche per lui, poche palle realmente giocabili, poi inizia a dare un senso e un peso specifico a diversi palloni che transitano per i suoi piedi.
La giocata determinante la tira fuori dal cilindro al 39’, quando sulla tre quarti si libera di due uomini costruendosi spazio e luce per spedire a Di Serio un cioccolatino che profuma di uno-due dolcissimo e pesante, nell’economia della gara.
Il gol lo troverebbe anche, con un diagonale chirurgico di destro che si infila nell’angolino lontano, tutto vanificato dalla bandierina alta del guardalinee.
Esce al 75’ tra applausi scroscianti.

VIGNALI 6 – Prende il posto e la mattonella di Cassata, in quella corsia mancina nella quale risulta anch’egli sacrificato.

BANDINELLI 6,5 – Prende il posto di Jagiello e il piglio è quello giusto, tra palleggio e tentativi di “strappo” uno contro uno. Va vicino al gol con un controllo e tiro di pregevole fattura.

MORO 6,5 – Che il rigore di oggi possa esorcizzare in tutto e per tutto l’errore dal dischetto in quel di Catanzaro.

ESPOSITO P. 6 – Fatica come sempre a trovare il momento e lo spazio decisivo per la stoccata, o per risultare realmente incisivo in termini di manovra, poi improvvisamente trova la “spizzata” che manda in porta Moro per il rigore che chiude definitivamente il match. Una giocata che da un senso al suo spezzone di gara.

ELIA S.V.

ALL. D’ ANGELO 6,5 – Lancia Di Serio dal primo minuto nel trio d’attacco arretrando Jagiello in mediana, ma pronti/via la sua squadra si ritrova sotto dagli sviluppi di un piazzato. Il pomeriggio si fa complicato come gli spazi di manovra dei suoi, spesso imbrigliati dal pressing ospite portato a tutto campo e rinvigorito senz’altro dal vantaggio iniziale. Quando i tre davanti cambiano marcia arrivano coraggio e qualità idonee per ribaltare il risultato. La doppia superiorità numerica rende poi tutto più agevole, nonostante la frittata preparata dal duo Muhl-Nikolaou che certifica, una volta di più, la fragilità del reparto difensivo aquilotto.
Se questa è una squadra che ha iniziato a far punti rimediando anche a situazioni difficili è certamente merito suo, oltre che di un mercato che ha portato le caratteristiche richieste a gran voce dal tecnico ex Pisa.

Arbitro GUALTIERI 6 – Chi subisce due espulsioni nel giro di due minuti di sicuro non è contento, ma la sua scelta è probabilmente anche figlia di un gioco estremamente ostruzionistico e falloso da parte del Cittadella sin dall’avvio. Semmai grazia gli ospiti, risparmiando il rosso a Sottini in occasione del fallo da rigore su Moro.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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