[ot-caption title=”Mimmo Di Carlo – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/08/Mimmo-Di-Carlo.jpg”]
E’ un progetto bello ed ambizioso, quello lanciato dalla società Spezia Calcio e denominato “Calcio.. in libertà“.
Ieri, Mimmo Di Carlo e Pietro Fusco hanno accompagnato la prima squadra aquilotta presso la Casa Circondariale “Villa Andreino” della Spezia, per il primo ciclo di appuntamenti previsto dal programma. Si è scelto di varcare quelle mura che da fuori paiono al buio, senza sole, un mondo a parte eppure ben visibile da tutti.
Giocatori e detenuti si sono scambiati domande ed aneddoti a vicenda, curiose, entrambe le parti, di conoscere qualcosa di più di questi mondi agli antipodi. “Nella vita come nel calcio gli errori possono essere commessi, ma la partita non termina in quel momento, c’è sempre il tempo per potersi riscattare, inseguire i propri sogni, realizzarli e riscattarsi, con impegno e sacrificio“. Queste le parole di un applauditissimo Mimmo Di Carlo, che ha toccato l’orgoglio e le corde emozionali dei reclusi e dell’intera platea.
Il progetto si pone lo scopo di intraprendere un percorso di integrazione dei detenuti del carcere spezzino mediante la pratica sportiva; a tal proposito, i tecnici del club bianco terranno vere e proprie sedute di allenamento all’interno del penitenziario, ed allo stesso tempo ci sarà modo e tempo, per i detenuti, di sfidare presso il “C.S. Intels Training Center – Bruno Ferdeghini“, i giovani aquilotti.
Una bella pagina di vita, non c’è che dire, dato che il calcio in questo caso vuole solo apparire come sfondo, uno sfondo meraviglioso e necessario, come nella nostra vita di tutti i giorni.