La tripla vittoria di quei Vigili del Fuoco targati SP, da domani in tour teatrale

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[ot-caption title=”” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/07/51-Il-Trofeo-dello-Scudetto-del-44-custodito-gelosamente-dai-Vigili-del-Fuoco.jpg”]

Presso lo “Spazio Tertulliano” di Milano andrà in scena da domani sera, e fino al 21 maggio, l’opera teatrale “Eravamo quasi in cielo“, di cui Gianfelice Facchetti è autore ed interprete entusiasta.
Non molto tempo fa, l’attore e sceneggiatore milanese, figlio di quel monumento calcistico nazionale che risponde al nome di Giacinto Facchetti, fece visita alla caserma dei Vigili del Fuoco della nostra città per dare l’ufficialità della partenza di questa nuova avventura, che lo vedrà in prima persona protagonista.

Nell’ultimo anno ha studiato appassionatamente ogni dettaglio di quella storia meravigliosa ed unica, che portò i nostri Vigili del Fuoco in vetta al calcio nazionale durante gli anni più duri della seconda guerra mondiale.
Una storia cucita ogni anno, in qualità di “titolo onorifico“, sulle divise da gioco del club bianco; “onorifico” e nulla più, per adesso.
La nuova luce che andrà ad accendersi sulle gesta eroiche di quegli uomini potrebbe ridare la spinta giusta per ottenere, nelle sedi competenti, il riconoscimento vero e proprio nell’albo d’oro dei titoli nazionali. Un cammino forse ancora lungo e tortuoso, ma non privo di spazio.

C’è una storia che tengo nel cassetto da tempo, quella dei Vigili del Fuoco di La Spezia che vinsero il campionato di guerra del 1943-44. Una squadra che si fece largo nel mezzo di formazioni ben più blasonate, guidate da Ottavio Barbieri, tecnico allora all’avanguardia.
Un gruppo di atleti messi in salvo dal calcio grazie a piccoli privilegi che quella militanza regalava: trasferte in autobotte con la possibilità di barattare acqua con beni di prima necessità, avere quel poco in più che bastasse per resistere e sopravvivere..”.
Loro hanno resistito, e vinto, in un giorno come altri di bombardamenti aerei e di vite appese ad un filo. Una vittoria doppia, oggi tripla, perché assume tutto un suo significato morale allora, forse, sconosciuto.
Una storia che noi spezzini conosciamo per averla letta, per essercela stata raccontata, per averla rivissuta in questi anni attraverso diverse iniziative e manifestazioni ad hoc. Qualcosa che tinge senza dubbio di orgoglio la storia della città tutta, non solo di quella sportiva.
Una pagina di vita, e di storia, che meritava questa ribalta nazionale. In attesa di altre.

Mentre dal cielo piovevano bombe, sfiorarono la gloria con le dita..”, dice Giacinto Facchetti.
Erano, appunto, quasi in cielo.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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